Tutto nasce dall’analisi dei migliaia di preventivi effettuati mensilmente dagli esperti e così i navigatori, una volta selezionata la provincia di interesse, possono vedere visualizzata istantaneamente il livello dei prezzi RC (indicato come scostamento dalla media nazionale), la dinamica dei prezzi dalla seconda metà del 2010 a oggi e lo sconto medio ottenibile dai clienti attraverso la comparazione su internet. Va detto però che normalmente chi va su questi siti è un consumatore che ha più aumenti, quindi premi alti, insomma appartiene ad una fascia di utenti un po’ diversa da quella della realtà.
Detto questo, dall’analisi emerge – ancora una volta... – che le regioni in cui l’RC Auto è più cara sono la Campania (+68,5 per cento rispetto alla media nazionale), seguita dalla Puglia (+34,9 per cento) e dalla Calabria (+28,1 per cento). Opposta la situazione in Valle d’Aosta (-34,4 per cento), in Friuli (-31,5 per cento), in Basilicata (-24,1 per cento) e in Veneto (-20 per cento). In altre regioni del NORD Italia (Lombardia, Trentino e Piemonte) e del centro/SUD (Umbria e Molise) si rilevano prezzi inferiori alla media nazionale con una percentuale compresa fra il 20 e il 10 per cento.
Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"