Tecnicamente si chiamano sinistri IBNR (Incurred But Not Reported, accaduti ma non ancora denunciati) e sono un’altra piaga del mondo delle assicurazioni che nasce dal fatto che il 10 per cento degli italiani – in media, perché il dato al SUD è più alto – coinvolti in un incidente stradale lo denunciano con enorme ritardo. In numeri questo significa che 300 mila incidenti l’anno vengono denunciati dopo mesi e mesi. Motivo? L’articolo 2947 del Codice Civile non obbliga il danneggiato a sottoporre il proprio veicolo a ispezione diretta da parte del perito della Compagnia. Un articolo che i truffatori conoscono bene, visto che grazie ad una denuncia tardiva è più facile far passare per vere prove documentali (foto, fatture, ecc.) artefatte: dopo che è passato tanto tempo dalla riparazione della macchina per il perito delle assicurazioni è di fatto impossibile capire se l’incidente era vero o falso.
Ma è davvero così difficile cambiare questo benedetto articolo 148 del Codice delle assicurazioni, obbligando le vittime di un incidente subito o provocato a chiedere il risarcimento entro 30 giorni.
Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"