Tre milioni e mezzo di mine vaganti, di auto killer che viaggiano in Italia senza assicurazione. Certo, qui un mezzo ci sono anche tutte le auto che legittimamente possono non essere assicurate perché parcheggiate al di fuori di zone pubbliche, ma il numero è comunque impressionante visto che corrisponde al dieci per cento di tutto il nostro parco auto e che, purtroppo, è stato confermato a denti stretti dallo stesso ex ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, rispondendo al question time alla Camera. I pericoli di questa situazione sono enormi e non mancano, dove ci sono analisi precise del problema, situazioni paradossali. È il caso ad esempio di Roma dove, secondo lo studio Polizie locali nel Lazio: diversità e prospettive, il numero degli automobilisti che non pagano l’assicurazione o che espongono tagliandi falsi è perfino in aumento. E dove nel 2010 i veicoli individuati privi di copertura assicurativa sono stati 8.907, mentre nei soli mesi di gennaio e febbraio 2011 sono già 1.145, con un trend che potrebbe superare il dato dello scorso anno.
È un problema di costi, è vero: il ministro ha sottolineato infatti che «in Italia il premio medio RCAuto è il doppio di quello pagato in Francia, Germania e Spagna. Inoltre vi sono carenze nella liquidazione dei sinistri con un incremento dei reclami e delle sanzioni irrogate. E sussistono rilevanti fenomeni di frode con prevalente concentrazione nelle regioni meridionali». Per Romani, come ha dichiarato proprio alla Camera, è «assolutamente prioritario affrontare questi problemi» e per questo a inizio 2011 ha incontrato più volte diverse delegazioni dell’ISVAP (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni Private) e dell’ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici).
Tuttavia i dati di Roma devono far riflettere perché, ovviamente, i controlli e le relative violazioni riguardano solo una minima parte del problema.
Assicurazione auto a Roma
«Abbiamo il sentore – ci ha spiegato il comandante della polizia municipale di Roma Angelo Giuliani – che ci siano in giro tagliandi falsi o non in regola, ma molti sono da verificare e c’è la necessità di fare lunghi approfondimenti. Abbiamo incentivato i controlli perché lasciare senza assicurazione un veicolo è estremamente pericoloso e nelle prossime settimane avremo i primi dati delle nostre indagini. Spero di sbagliarmi rispetto al possibile aumento di queste infrazioni». Il presidente della Commissione sicurezza di Roma Capitale, Fabrizio Santori, ha infine ricordato che «nel 2010 sono state elevate oltre 2,7 milioni di sanzioni amministrative e 1.700 penali nel settore di polizia stradale; per quella amministrativa sono stati effettuati quasi 15 mila sequestri e 126 mila controlli solo nel commercio ambulante, mentre nel settore dell’edilizia si sono verificati 257 sequestri di costruzioni e lottizzazioni abusive».
Ma se in Italia circolano 3,5 milioni di auto senza assicurazione, ossia quasi il dieci per cento del circolante, significa che siamo già oltre la soglia di allarme. Si calcola infatti che, sulla base delle infrazioni rilevate dalle Polizie Locali e dalle altre Forze dell’Ordine, le frodi per mancanza di copertura RC Auto rappresentano il 3 per cento del totale delle truffe assicurative accertate. In Inghilterra sono il quadruplo e in Francia il doppio, non perché lì ci sia più propensione all’illecito ma perché quei Paesi trovano conveniente svolgere una adeguata attività di controllo sui sinistri.
Insomma bisognerebbe superare la logica passiva basata sui controlli a posteriori mettendo in piedi un sistema che faccia prevenzione, un sistema ad esempio che, come propone l’Aci, introduca l’obbligo di comunicazione della copertura RC Auto per il rilascio e l’aggiornamento dei documenti di proprietà e di circolazione dei veicoli. Un sistema che poi non è nulla di nuovo visto che è già stato introdotto con successo in Gran Bretagna, Svizzera, Austria, Finlandia e molti altri Paesi europei. Solo così si arriverà a ridurre (di almeno il 30 per cento, secondo le stime delle compagnie di assicurazione) quell’incredibile somma che noi italiani paghiamo ogni anno per la polizza RC Auto: 21 miliardi di euro tasse comprese.
Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"