A seguito di un sinistro gli addetti al soccorso stradale bonificano infatti le strade con prodotti chimici ecologici diluiti in acqua che agiscono sui liquidi (lubrificanti,carburante, acidi, anticongelanti ecc.), versati sull’asfalto. Non solo: il servizio provvede anche ad aspirare qualsiasi tipo di liquidi e al recupero di detriti (vetri, metalli, plastica), più ovviamente il classico trasferimento delle auto e del materiale recuperato presso Centri autorizzati allo smaltimento dei rifiuti pericolosi.
Il servizio viene svolto senza alcun costo per l’Ente Gestore della strada: l’Amministrazione locale concede all’Automobile Club Provinciale la delega che autorizza la stessa a presentare direttamente alla compagnia assicurativa la richiesta di risarcimento degli oneri derivanti dall’intervento di bonifica effettuato. Infatti, l’Art.14 del Codice della Strada sancisce che gli Enti proprietari o concessionari delle Strade hanno l’obbligo di provvedere al ripristino delle condizioni di sicurezza della circolazione e che i costi del ripristino delle normali condizioni del manto stradale a seguito di incidente stradale sono a carico del proprietario del veicolo che ha causato i danni.
Ma molto è cambiato anche nei classici carro attrezzi che una volta erano arancioni, oggi sono tutti gialli: la metamorfosi dei carri del soccorso stradale però è molto più profonda di quanto lasci intendere il cambio di colore. Il vecchio carro attrezzi oggi è infatti una specie di mostro hi-tech pieno di segreti. E chi, con l’auto ferma ai bordi della strada, si vedrà arrivare un nuovo mezzo di soccorso avrà la certezza di poter proseguire il viaggio con la propria vettura, senza dover cercare un’auto sostitutiva e, soprattutto senza aspettare i lunghi tempi di riparazione con grande risparmio. Questo stesso “mostro” potrebbe anche rilevare tutti i dati per gli incidenti che poi consentirebbero alle assicurazioni di sventare ogni tipo di truffa.
Di questi strani 4x4, in diverse versioni, l’ACIGLOBAL ne ha in campo alcune centinaia, affiancando i classici camion gru, per una piccola rivoluzione: cercare di risolvere i problemi sul posto invece di trainare la macchina all’officina più vicina. In Italia, infatti, in caso di guasto nell’88 per cento dei casi la macchina viene trainata e solo nel 12 per cento viene riparata in loco, mentre in Europa la situazione è inversa: nell’80 per cento dei casi il carro attrezzi riesce a far ripartire l’auto e solo nel 20 per cento è costretto a trainarla.
Ed ecco quindi che entra in gioco il super 4x4: ha la scocca ribassata per infilarsi anche nei garage più bassi, una trazione integrale rinforzata per trainare fino a 3,5 tonnellate, “forche” estraibili per sollevare l’auto e spostarla con facilità anche se incastrata e, soprattutto, tanta, tanta elettronica perché per scoprire un guasto oggi serve un computer, proprio come quello, specializzato in auto-diagnosi, montato a bordo del nuovo carro attrezzi ACIGLOBAL.
«Oggi la situazione è molto diversa», spiega Pierluigi Leone, direttore generale di ACIGLOBAL, «sulle nostre auto c’è una potenza di calcolo di due ordini di grandezza superiore rispetto a quella che era installata nel lem atterrato sulla luna. Quindi oltre ad avere dei mezzi particolarmente versatili è necessario possedere strumenti innovativi di diagnostica portatile in grado di dialogare con l’elettronica dell’auto e fornire una diagnosi esatta e in tempo reale dei problemi oltre a personale specializzato della rete di soccorso a individuare e risolvere il guasto».
Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"