Il ruolo e l’impegno di Alessi su questi temi lo ha poi portato anche alla presidenza della FIA Foundation che ha per scopo proprio la sicurezza stradale e la mobilità compatibile. In quella veste organizzò anche il Salone Internazionale della Sicurezza Stradale; un appuntamento di primo piano per gli Automobile Club, la FIA, gli Enti governativi, le forze di polizia e dei produttori. Fu proprio questa fondazione, fra l’altro, a collaborare con l’Unione Europea per mettere nell’agenda di Bruxelles, attraverso l’European Road Safety Action Programme, l’ambizioso obiettivo di dimezzare, entro il 2010, il numero dei morti sulle strade. All’epoca ogni anno 50.000 cittadini dell’Unione Europea perdevano la vita, a seguito di incidenti stradali e 2 milioni erano i feriti, con costi economici che superavano i 160 miliardi di euro. Numeri oggi dimezzati, proprio grazie all’impegno di tutti.
Non va dimenticato, infatti, che la la Fondazione FIA, fin dagli esordi, ha sostenuto un gran numero di programmi per la sicurezza stradale – a cominciare da quello dei crash test – per valutare la protezione che, in caso di incidente, le automobili garantiscono ai passeggeri, nonché le conseguenze dell’impatto sui pedoni; questo, per consentire ai consumatori di compiere scelte consapevoli, orientandosi verso automobili più sicure.
«Così – ci ha spiegato Alessi – EURONCAP è diventato un catalizzatore che ha promosso una positiva concorrenza fra i costruttori che, adesso, mettono la sicurezza al primo posto tra le caratteristiche dei propri prodotti. EURORAP è, poi, un programma europeo di valutazione delle strade, che fornisce valutazioni critiche sulle loro caratteristiche, suggerendo i miglioramenti necessari per ridurne l’indice di pericolosità. È, infine, decollato il nuovo programma per la valutazione dei sistemi di ritenzione dei bambini a bordo delle vetture: il New Program for the Assessment of Child Restraint System».
Insomma, visto l’impegno odierno delle compagnie di assicurazione sul fronte della sicurezza stradale, è una sorta di garanzia avere uno come Alessi a capo di una grande società. Le moderne iniziative sulla sicurezza stradale (come ad esempio SARA Safe Factor 2011, il tour dedicato agli studenti all’ultimo anno delle scuole superiori) infatti nascono sulla scia di quanto si è fatto e sull’esperienza delle storiche battaglie sul tema. Non va dimenticato che fu proprio la Fondazione FIA a promuovere, a livello mondiale, la campagna “prima di guidare pensa” che evidenziò alcune semplici azioni che richiedono solo pochi istanti, ma che potevano fare la differenza tra la vita e la morte.
Tanto impegno del presidente Alessi si è poi riversato nella SARA, una Compagnia speciale e molto diversa dalle altre: oltre ad avere il naturale obbligo a tenere i conti in ordine, questa società assicuratrice ha anche l’impegno di essere la Compagnia ufficiale dell’ACI che protegge per statuto e missione gli automobilisti. Esiste quindi un filo rosso fra la SARA e la FIA Foundation che, in sintonia con la storica risoluzione della Assemblea delle Nazioni Unite del 2004 (che ha sollecitato tutti gli stati membri a impegnarsi per la sicurezza stradale) svolgono un importante ruolo per la sicurezza stradale. Proprio in tale contesto, con la collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Banca Mondiale e la Global Road Safety, nacquero una serie di pubblicazioni per aiutare i paesi a dar vita a una politica di sicurezza. Manuali d’uso su settori specifici, quali le cinture di sicurezza, i sistemi di ritenuta per bambini, l’alcool e il casco.
Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"