Colpo di frusta

Gli italiani sono gracili. Delicatissimi. E basta un nulla per danneggiare il loro fisico deboluccio. Ad un qualsiasi esperto di statistica noi appariamo così, visto che su 100 incidenti automobilistici da noi 21 provocano danni fisici contro i 10 di Francia, Germania e Belgio e gli 11 del Regno Unito. Solo che questo esperto di statistica dovrebbe essere appena sceso da una navicella spaziale dopo un viaggio infinito perché tutti sanno che in Italia si denunciano danni fisici anche quando non ci sono. Principale di questi mali? Ovviamente il famoso “colpo di frusta” denunciato al ritmo di 700 mila volte l’anno – record mondiale – perché è impossibile diagnosticarlo in modo strumentale. In questi casi infatti l’automobilista dichiara solo di avere «mal di collo» e il medico diagnostica «il paziente lamenta forti dolori cervicali». Fine: la truffa all’assicurazione è servita.

Italians

Eppure, anche per quanto riguarda le vittime in buona fede, il colpo di frusta non lascia danni permanenti. Anzi: secondo un test su 200 pazienti con dolori al collo eseguito al Policlinico Umberto I di Roma è stato dimostrato che nell’85 per cento dei casi dal “colpo di frusta” si guarisce completamente.

Ma è la legge che favorisce le truffe: in Italia si ha diritto sempre al risarcimento. In Francia e in molti altri Paesi no. Così noi arriviamo a spendere circa 3000 euro per risarcire un automobilista vittima del colpo di frusta, pari a 2 miliardi di euro di costo complessivo pari al 15% del valore totale dei sinistri annui. E alla madre di tutte le domande (quanto si potrebbe risparmiare alla fine sulla polizza senza tutte queste truffe?) risponde direttamente l’ANIA, l’associazione che rappresenta tutte le compagnie che operano in Italia: «Se il valore della frequenza ed il costo medio dei sinistri in Italia fossero uguali a quello della Francia – spiegano – si potrebbe stimare il calo dei danni risarciti di oltre il 50 per cento, ossia il prezzo della copertura per l’assicurazione RC Auto si potrebbe dimezzare». Iperbole? Giudicate voi: in Francia la frequenza sinistri è del 4,4 per cento ed il costo medio per sinistro di 3.515 euro; in Italia la frequenza sale all’8,6 ed il costo a 3.972 euro per sinistro...

Non solo: in Italia abbiamo un’enorme differenza di frequenza di sinistri anche fra regione e regione, fra Nord e Sud. Questo significa che la lotta alle truffe in alcune zone, come la Puglia o la Campania, potrebbe portare a incredibili riduzioni dei prezzi delle polizze, anche nell’ordine del 50 per cento. Certo, il decreto sulle liberalizzazioni ha cambiato le cose. E’ già qualcosa, ma è solo un primo passo.

Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"