Il dramma dei non assicurati

È vero, in Italia abbiamo tre milioni e mezzo di auto che vanno in giro senza assicurazione e siamo in una situazione di anarchia gravissima. Ma di questi automobilisti non tutti sono truffatori incalliti perché spesso – a parte le auto che non circolano perché in riparazione o parcheggiate in garage privati – fra le fila di questi “portoghesi” ci sono disperati o automobilisti costretti dalla necessità a viaggiare senza copertura assicurativa: polizze troppo alte, mancanza del permesso di soggiorno, improvvisa crisi economica. D’accordo, difronte all’impossibilità di poter stipulare un contratto di assicurazione non bisognerebbe comunque circolare, qualsiasi necessità ci sia. Ma il caso di Torino, avvenuto il 27 maggio 2011 deve comunque far riflettere. Un uomo di 68 anni infatti si è ucciso con un vecchio fucile da caccia poco dopo un controllo in autostrada quando è stato trovato alla guida della sua auto, priva di assicurazione.

Incidente d'auto

L’uomo era stato infatti fermato per un controllo di routine da una pattuglia della polizia stradale di Susa allo svincolo autostradale di Rivoli, alle porte di Torino. Mentre gli agenti redigevano il verbale l’uomo ha chiesto di potersi allontanare di poche decine di metri per poter aprire i cancelli del campo sportivo di via Isonzo, all’interno del quale gestiva il bar, per permettere l’accesso ai frequentatori del campo sportivo che di lì a poco sarebbero arrivati. La pattuglia, finita la scrittura degli atti, lo ha raggiunto al campo sportivo e lo ha trovato all’interno di uno sgabuzzino privo di vita.

Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"