Le reti transeuropee

Nel 1986 l’Atto unico europeo stabilisce che la coesione economica, sociale e territoriale è realizzabile unicamente attraverso il buon funzionamento di un mercato comune, in cui vi è la libera circolazione di persone, beni e capitali. Per garantire ciò sono fondamentali l’interconnessione e l’interoperabilità delle reti nazionali di infrastrutture. Inoltre, il titolo XV del trattato di Amsterdam sancisce la base giuridica delle reti transeuropee (o TEN – trans european network).

Le reti transeuropee

Le TEN rappresentano uno dei progetti comunitari per il rilancio del settore dei trasporti. L’idea di creare questo network è nata verso la fine degli anni ’80 insieme al progetto del mercato unico. Attraverso la realizzazione delle reti transeuropee si vuole facilitare le comunicazioni tra le varie aree del mercato unico, riducendo quindi le distanze e favorendo i contatti tra le regioni. Gli obiettivi del TEN sono:
  • assicurare e incentivare la mobilità delle persone su tutto il territorio della UE, offrendo loro delle infrastrutture di qualità;
  • migliorare la coesione economica e sociale tra le diverse aree dell’UE;
  • collegare le regioni centrali della comunità alle regioni insulari e periferiche.

Il TEN è basato inoltre sulla stretta interconnessione e sull’interoperabilità delle reti nazionali; la Comunità inoltre stabilisce gli orientamenti che individuano i progetti di interesse comune e le priorità di intervento.

Le reti transeuropee sezionano trasversalmente i confini geografici e politici e si basano su rapporti di collaborazione socio – economica tra i paesi attraversati, dando vita ad un integrazione avanzata di secondo livello. Tuttavia la loro realizzazione non è semplice, in quanto vi sono percorsi giuridici disomogenei e vi è il coinvolgimento, nella fase ideativa e attuativa, di una pluralità di soggetti mossi da interessi diversi.

La realizzazione del TEN, cioè di una rete di trasporto totalmente integrata, costituisce una condizione per un’effettiva libertà di circolazione delle merci e delle persone e quindi rappresenta uno strumento di integrazione economica, di facilitazione delle comunicazioni e dei contatti tra le regioni, di riduzione delle distanze, di aumento del volume degli scambi e della competitività dell’economia.

Esistono diverse tipologie di TEN:
  • TEN – trasporti (TEN – T), le quali comprendono i grandi progetti concernenti il trasporto su strada e quello combinato, le vie navigabili, i porti marittimi e la rete europea TAV;
  • TEN – energia (TEN – E), le quali riguardano i settori dell’elettricità e del gas naturale. Il TEN – E è finalizzato alla realizzazione del mercato unico dell’energia e la sicurezza dell’approvvigionamento;
  • TEN – telecomunicazioni (e – TEN), finalizzate a sviluppare i servizi elettronici basati sulle reti di telecomunicazione.

Il progetto TEN è un progetto comunitario, sovranazionale. Le linee guida che delineano lo sviluppo del TEN – T sono definite dalle seguenti decisioni:
  • decisione n. 1692/1996/CE che costituisce un quadro generale di riferimento del settore della TEN e delinea gli obiettivi, le priorità e le linee di azione seguita dall’UE in tema di infrastrutture di trasporto. Gli Stati membri sono responsabili della realizzazione della rete, che deve essere completata con il supporto finanziario dell’UE nei casi specificati. Vengono inoltre identificati 14 progetti;
  • decisione n. 1346/2001/CE che rivede la decisione del 1996. Il progetto TEN è avanzato lentamente nei 5 anni precedenti a causa di diversi motivi:
    • di natura finanziaria, legato ai limiti di bilancio imposti dal trattato di Maastricht;
    • la scarsa volontà politica dei Paesi membri ad impegnarsi nei progetti transfrontalieri, indirizzando le poche risorse disponibili verso i progetti di carattere nazionale.
    Il progetto viene revisionato, soprattutto a causa dell’allargamento dell’UE e delle tendenze di cambiamento nei flussi di traffico internazionale, e affidato a Van Miert l’incarico di formulare nuove proposte in linea con il Libro Bianco sulla politica europea per i trasporti per il 2010.
  • decisione n. 884/2004/CE che tiene conto delle considerazioni avanzate dallo studio del gruppo di Van Miert e sposta la scadenza della realizzazione del TEN dal 2010 al 2020. Inoltre vengono presentati 30 progetti prioritari, adattati alle dimensioni dell’UE allargata, ossia i 14 progetti individuati nella decisone n. 1692/1996, il progetto di navigazione satellitare Galileo e le autostrade del mare, al fine di ridurre la congestione delle strade e migliorare l’accessibilità delle aree insulari e periferiche.

Il costo dei TEN è stimato intorno ai 250 miliardi di euro e i Paesi membri possono accedere solo in maniera limitata ai finanziamenti dell’UE. L’aumento dei costi e la volontà dei Paesi membri di indirizzarsi verso opere interne, ha portato l’UE a concentrare il cofinanziamento sulle sezioni transfrontaliere e sui progetti che offrono il maggior valore aggiunto all’Europa. L’ampliamento del numero dei Paesi membri ha rafforzato l’importanza delle TEN in quanto ne estende la copertura a tutto il continente europeo.

Oltre ai finanziamenti della BEI, le reti possono usufruire di:
  • una linea di bilancio con stanziamenti pluriennali per i grandi progetti;
  • una linea di bilancio con stanziamenti annuali per quelli di dimensione minore;
  • fondi strutturati e di coesione che sostengono lo sviluppo sociale ed economico e le ristrutturazioni negli Stati membri.

Nel 2006 è stata inoltre istituita l’Agenzia esecutiva per la rete trans europea di trasporto, la quale si occupa della gestione dei progetti del TEN – T fino al 2015.