Il trasporto via fiume è un naturale complemento al trasporto marittimo. L’UE dispone di una fitta rete fluviale, in gran parte collegati da canali artificiali, che si gettano nell’Atlantico e nel Mare del Nord. La via fluviale rappresenta in molti Paesi un’alternativa alla via stradale e sta assumendo un ruolo sempre più importante per i grandi porti del Nord Europa che utilizzano tale via per trasportare gran parte del proprio traffico container.
Il trasporto via fiume è affidabile e adatto al trasporto di grandi quantità ad un costo contenuto sulle lunghe distanze, consuma poca energia e produce un rumore limitato. Un’altra caratteristica è la sicurezza: il bassissimo numero di incidenti rende questa modalità adatta al trasporto di sostanze pericolose. Inoltre, le vie navigabili presentano infrastrutture e mezzi che non sono utilizzati al massimo delle proprie potenzialità.
Prezzi contenuti – buon livello di sicurezza – benefici ambientali legati al contenuto tasso di inquinamento – consapevolezza del proprio potenziale futuro.
Principali fiumi navigabili: Reno, Danubio, Mosa, Rodano, Senna.
In Italia il principale fiume navigabile è il Po, ma ci sono molte riserve, politiche e culturali, che ne rallentano il rilancio. La realizzazione di un sistema di navigazione del Po potrebbe contribuire a mantenere l’elevato livello di competitività dei territori attraversati dal Po. Inoltre la rete idroviaria del Po si inserisce come bisettrice di un angolo, con vertice a Milano e lati gli assi pedemontani degli Appennini e delle Alpi sui quali sono situati i principali centri urbani ed industriali dell’area padana. Incrementare la navigazione interna in quest’area, che vede un grande flusso di merci e persone, decongestionerebbe le infrastrutture stradali.