Ricordiamo che quando parliamo di 17 miliardi facciamo sempre riferimento all’importo a cui - fino al 2010 - va aggiunto il 23% di tasse, poi, a seconda delle Provincie, si arriva al 27 (nell’appendice del libro pubblichiamo tutta la tabella aggiornata).
Una fotografia precisa della situazione: l’Italia è caratterizzata da una serie di «inefficienze di sistema» che originano per l’assicurazione obbligatoria RCAuto «prezzi più alti che in altri paesi europei», ha evidenziato infatti il presidente dell’associazione delle imprese assicuratrici, che ha però puntato il dito contro il sistema e fattori strutturali ancora tutti sul tappeto, che vanno dalla frequenza dei sinistri molto superiore a quella dei maggiori paesi europei, alla «patologica diffusione delle frodi e assenza di strumenti idonei per combatterle». Queste inefficienze sono inoltre all’origine di un fenomeno tutto italiano: «Il costo dei sinistri pagati dalle compagnie è in Italia fra i più alti d’Europa», cresciuto del 45 per cento in 10 anni. «Questo è il vero problema da risolvere», ha concluso Cerchiai, sottolineando che su questo fronte la soluzione si può trovare «solo con interventi collegiali».
L’Italia si conferma inoltre il Paese con il livello di tassazione dei premi assicurativi tra i più alti in Europa. E ora, avverte l’ANIA, con il Federalismo provinciale, che abilita le Provincie ad aumentare o diminuire l’aliquota a loro destinata (oggi pari al 12,5 per cento) di 3,5 punti percentuali, il carico impositivo del ramo RC Auto è destinato a crescere.
Vincenzo Borgomeo, "Il libro nero della RcAuto"