Tra gli indicatori di redditività si annoverano:
- il rapporto del patrimonio gestito, che confronta il saldo tecnico con la massa gestita per conto degli assicurati, che viene approssimata dalle riserve tecniche;
- il new business margin, che è un indicatore volto a misurare il valore creato dalla nuova produzione. L’analisi della nuova produzione può essere condotta dal punto di vista quantitativo (es. volume dei premi raccolti) o qualitativo, in termini di composizione per:
- ramo assicurativo;
- canale distributivo;
- comparto di attività (polizze collettive e individuali);
- tipologia di premio (unico, annuo, ricorrente).
- il criterio annual premium equivalent (APE) il quale consiste nel convertire tutta la raccolta in premi annui, in cui i premi di nuova produzione vengono stimati come somma dei premi annui e dell’importo medio annuo medio dei premi unici, calcolato come rapporto tra i premi unici e il numero di anni di durata dei contratti (per convenzione pari a 10);
- il criterio single premium equivalent (SPE) il quale consiste nel convertire l’intera raccolta in premi unici, in cui i premi di nuova produzione vengono stimati come somma dei premi unici e di quelli annui moltiplicati per il numero di anni di durata dei contratti (per convenzione pari a 10).
Tra gli indicatori di efficienza vi è l’expense ratio, dato dal rapporto tra le spese di gestione e i premi emessi. Negli ultimi anni si è assistito a degli sforzi da parte delle compagnie italiane a ridurre l’incidenza dei costi e divenire quindi più efficienti.