L'embedded value e l’appraisal value

L’utilizzo di queste metodologie per determinare il valore di una compagnia assicurativa è aumentato tantissimo negli ultimi anni. Le due tipologie in questione sono di tipo patrimoniale – reddituale e si esplicano nel calcolo dell’embedded value se a portafoglio “chiuso” o dell’appraisal value se a portafoglio “aperto”.

Assicurazione


L’embedded value è la somma del patrimonio netto contabile rettificato e la stima del valore intrinseco del portafoglio di polizze già acquisito. Esso stima il valore intrinseco del portafoglio vita e danni che la compagnia ha già acquisito al momento della valutazione.

L’appraisal value è la somma dell’embedded value e la stima dell’avviamento (goodwill) inteso come capacità della compagnia di generare nuovo portafoglio. Esso stima, oltre al valore intrinseco del portafoglio già detenuto, anche il potenziale della compagnia in termini di vendita di nuove polizze, sia a clienti attuali attraverso il cross selling, sia a nuovi clienti.

Il calcolo dell’embedded value non è oggettivo, ma dipende dai parametri e dalle stime utilizzate nel processo di determinazione di tale valore. Inoltre il valore determinato può essere influenzato da variabili esogene, come fattori economici, finanziari, politici e sociali che l’impresa non può direttamente controllare. Per questi motivi di incertezza, l’embedded value deve essere interpretato e integrato con variabili qualitative e con altri metodi di valutazione.

Nel 2004 è stato introdotto un modello europeo per il calcolo dell’embedded value, che si caratterizza per la maggior trasparenza in termini di informazioni fornite e per l’adozione, nella valutazione dei portafogli assicurativi, di un approccio stocastico, ossia i flussi futuri che determinano il valore dell’impresa non vengono identificati in un unico valore ma in una distribuzione di probabilità. Tuttavia anche l’EEV (european embedded value) risente dei margini di soggettività che rimangono in capo alle compagnie.